Sono passati due anni da quando ho presentato per la prima volta la mia idea di combattimento libero: INDIVIDUO.
Vorrei spiegare meglio come lavoro e qual’è il mio metodo sintetizzando i tre punti fondamentali che differenziano INDIVIDUO dagli altri metodi di combattimento non sportivo:

1. INDIVIDUALITA’:
Il difetto sistematico dei metodi prestabiliti è quello di offrire un programma adattabile ad ogni persona, la classe si muove tutta secondo un schema preimpostato, tutti uguali, tutti lo stesso movimento, logico se quindi solo in due riescono ad usarlo bene.
In INDIVIDUO le cose si muovono al contrario, la tecnica e la tattica sono in definitiva soltanto strumenti per sviluppare attitudine. L’attenzione viene focalizzata sulle capacità in fase di combattimento. Con la sperimentazione costante ogni praticante sviluppa un suo stile, lo fa testandosi in prima persona, con il tempo imparerà a selezionare le tecniche che più si confanno alla sua struttura fisica e alle sue abilità naturali. Solo sperimentando si accumula esperienza.
La realtà è che le persone sono differenti. Lo sono nella struttura, nel carattere, nella mentalità e lo sono nei tempi di apprendimento. Una tecnica può essere essenziale per una persona e pericolosa o inapplicabile per un’altra.
Qualcuno impara un movimento in un giorno, qualcun’altro in un mese, altri hanno bisogno di essere seguite per anni, di ripetere senza arrabbiarsi, gli serve qualcuno che li prenda per mano e li aiuti a fare meglio, con calma, senza nessuna fretta.
Serve creare una relazione stretta con l’insegnante, serve empatia, si deve sviluppare capacità di analisi e comprensione costante.
Questo aspetto è determinante.

2. SINCERITA’ E GRADUALITA’:
E’ molto difficile combattere nello sport perchè occorrono sacrifici che non accettano compromessi. Eccellere è questione di costanza, di attitudine, di predisposizione e di fortuna.
Combattere senza regole è difficilissimo, è pericolosissimo, non esistono categorie di peso, non ci sono salvaguardie arbitrali né preavvisi. Quindi difesa personale cosa vuol dire? che ti insegno qualche tecnica e puoi camminare sicuro per strada?
Non è così facile purtroppo.
INDIVIDUO ti offre la verità: non sei mai pronto, non puoi essere in grado di difenderti da ogni attacco, non lo sarai mai! Perchè anche io che te lo insegno non posso sapermi difendere da chiunque! Ci sarà sempre qualcuno in grado di battermi e questo vale per per ogni insegnante. Quindi nessuno possiede l’invincibilità, né la tecnica o lo stile che vince e prevale sempre. Sono tutte bugie, alcuni movimenti non li puoi proprio fare a nessuno se non ad un compagno che si muove come tu ti aspetti e che quindi agevola le cose.
Perciò dopo non troppo tempo inizi a capire meglio che cosa stavi cercando quando sei entrato in palestra, sai che insieme dobbiamo lavorare per migliorare, e che lo facciamo entrambi.
Quindi in INDIVIDUO ti verrà insegnato che non si tratta di sapersi difendere, ma di saper combattere e l’unica certezza che ti resterà sarà maturare che con l’allenamento lo si può fare sempre meglio.
Durante il corso farai centinaia di piccoli test che ti serviranno per farlo in maniera molto graduale, all’inizio saranno giochi, e a mano a mano che ti dimostrerai pronto l’asticella della difficoltà verrà alzata un po’, l’obbiettivo si sposterà sempre un po’ più avanti, ma mai prima né oltre il passo che stai compiendo.
Il tutto avverà nella massima sicurezza per te (massime protezioni), perchè l’ etica di INDIVIDUO non è violenza. Il tutto avverrà con calma. dovrai sviluppare correlatamente la giusta mentalità e il giusto approccio, la paura è molto difficlie da veicolare, la rabbia molto difficlie da quietare, lo si impara a fare un passo alla volta. Il motto è: “dentro quanto fuori”.
In INDIVIDUO i due aspetti sono speculari ed interconnessi.

3. IL LATO INTERIORE:
In INDIVIDUO ciò che conta non è la tecnica o lo stile che si adotta. Se non sei in grado di gestire il tuo respiro, il tuo mondo interiore, le tue emozioni e la frenesia dell’attività mentale la tecnica e lo stile servono a poco.
La meditazione, l’attenzione rivolta al respiro in ogni fase dell’azione, la concentrazione nel senso profondo del termine, sono tasselli insostituibili che portano a sviluppare un carattere centrato e deciso.
Quindi oltre ad imparare a muoverti, imparerai a respirare, a meditare, sperimenterai lo scontro in sicurezza ponendo attenzione su cosa fai e a cosa stai provando mentre ti confronti.

Dal mio punto di vista, l’ho più volte già detto, la difesa personale non esiste!
Il combattimento senza regole è il giusto nome. Ed è difficilissimo!
I sistemi che propongono la difesa personale sono specchi per allodole e non sono onesti nei confronti dei loro praticanti.
I vari metodi che girano su internet e nelle palestre sono pensati per vendere, questo è il motivo per cui un agonista di sport da combattimento non adotta quelle tecniche né se ne interessa.
La verità è che chi insegna è vulnerabile quanto chi impara, perchè siamo tutti fatti della stessa sostanza. Ci sono persone pericolose e persone non pericolose, ma la realtà sta dietro all’individuo non certo al sistema.
Ho lavorato molto prima di ritrovarmi al punto di partenza, e la verità è sempre la stessa se non accetto la mia debolezza non potrò mai migliorla.
Perchè non la vedo, cerco altro.