Questa è stata l’ultima delle giornate dedicate all’agonismo di quest’anno accademico prima delle vacanze e abbiamo avuto la possibilità di confrontarci ancora una volta.
La giornata di domenica è stata sfortunata per quanto riguarda la Kick e fortunata per quanto riguarda il grappling (la lotta).

MANUELA CALZOLARI: Match duro e combattuto, nella prima ripresa si vedono i risultati del lavoro fatto: distanza, tempi di entrata, concentrazione anche se non ancora ad un livello ottimale, Manu inizia ad imparare ciò che stiamo lentamente costruendo nelle sessioni di allenamento, ma la seconda e la terza ripresa subiscono un calo dastrico, dettato dalla mancanza di fiato, l’avversaria è tecnicamente meno lucida, parecchio ripetitiva, ma con un buon ritmo, Manu sta pensando a respirare e mentre gli grido di proteggersi incassa colpi che avrebbe potuto evitare.
Perdiamo questo match con l’amarezza di sapere che avremmo potuto vincere sul piano tecnico e mentale, ma abbiamo ceduto dal lato fisico.

MARCO CAFASSO: Il match parte intenso e a ritmo sostenuto, Marco tiene bene anche se visivamente meno sciolto, sembra condurre una buona ripresa incrocia e difende bene, se non fosse che all’improvviso l’avversario stacca una ginocchiata saltata, un colpo assolutamente vietato nei match di light contact, colpendo Marco sul naso, ovviamente il match viene interrotto e l’ignorante squalificato. L’ignoranza proviene da un maestro che insegna certe cose, questi atleti sono i codardi che non hanno il fegato di combattere per il KO e cercano vittorie nel light con sregolatezze e trucchi sporchi. La mia rimostranza sia nell’immediato che dopo con l’organizzazione ha portato ad espellere l’intero gruppo dagli eventi, in ogni caso noi il colpo lo abbiamo subito e questo resta.
In franchezza non so se Marco avrebbe tenuto quel ritmo per 3 riprese, in ogni caso era partito bene, molto meglio rispetto al solito e un arresto come questo può anche rivelarsi pericoloso.

MATTEO MAZZA: Nonostante la buona preparazione e la volontà siamo fermati dal ritiro del nostro avversario che qualche ora prima ha avuto un’attacco intestinale. No comment!!

FABIO BRUNO: Lotta concentrato e attento ai consigli. Manca ancora tecnica negli attacchi dalla mezza guardia e quindi non riusciamo ad approfittare del lock down. L’avversario finisce nella guardia di Fabio che prova ad alzare la fasciata di gambe per attaccare il gomito, l’avversario intuisce e difende abbbassandosi, vedo la scopèertura sui fianche e dico a Fabio:”Scorpion, Fabio!”
Lui immeddiatamente attaca e chiude il match con una compressione al costato con braccia e gambe Scorpion crunch appunto! Mitico pochi sanno come l’hai fregato compreso il tuo avversario!!!
Un regalo per me!

EMANUELE MOGAVERO: Viene inserito in un torneo di grappling dal quale potrebbe uscirne campione.
Primo match: Ema attacca con calma evita la lotta in piedi per prendersi la mezza guardia, da li passa incrociata e tenta leve americane, l’avversario intuisce, Ema prende la monta è da qui il vero premio per me, un ragalo come lo sento io: Ema esegue da manuale un armbar studiato con me e Marco Amedura 3 giorni prima, l’avversario batte velocemente, le sue difese non sono sufficienti.
Secondo match finale: Combatte contro un avversario titolato, ci è stato detto che ha 200 incontri e ha articoli sui giornali e persone che lo riprendono mentre si riscalda. Non mi lascio impressionare da tempo e confidando nel mio atleta e nelle mie conoscenze tecniche guido Ema ad affrontare il match con lo spirito prima che con il corpo. Saliamo sul ring in un match a senso solo Ema lo attacca di continuo, prova Brabo choke, “Cravatte”. L’avversario, preannunciato assai pericoloso, si difende e basta fino a subire una rear naked choke che porta il nostro atleta a vincere la sua seconda sfida italiana. Abbiamo molto lavoro da fare d’ora in poi!

1° MATCH:

2° MATCH: