Dopo la lunga pausa estiva il team Reactive è tornato sui quadrati di gara!
Il bilancio è positivo, ma le soddisfazioni sono poche perchè tutti noi sappiamo che avremmo potuto fare meglio. Ma questo è lo sport, necessità di esperienze dirette. Bisogna riuscire a portare in gara ciò che si allena in palestra, mentre l’emozione deve giocare un ruolo marginale nel contesto.
Questo risulta un obbiettivo importante per ogni atelta a qualsiasi livello lui si trovi.
Tuttavia i risultati si ottengono quindi l’ emozione può essere gestita a nostro favore.

Tutti bravi, tutti degni di stima per aver avuto il coraggio di mettersi in discussione.
Si cresce nel quotidiano in onore del sacrificio versato, indipendentemente dai successi o dai fallimenti, si aspira al meglio per se stessi e per gl’altri, per il proprio gruppo e per lo sport concepito come salute, insegnamento e rispetto, con la speranza di aiutare il prossimo ad amare la vita attraverso il raggiungimento di piccoli obbiettivi personali, siano questi anche solo appentemente insignificanti.

Ringrazio i miei ragazzi che hanno tentato di vincere se stessi in “battaglia”.

Buona visione:

ALESSANDRO LEUCI: Sapevo che Alessandro sarebbe stato nervoso, l’incapacità di gestire a pieno il proprio autocontrollo in allenamento, si manifesta in maniera esponenziale sotto la tensione di una gara. Questo era ciò che avevo previsto ed è ciò che poi è capitato, ciononostante ritengo Ale un ragazzo che può portare risultati ed ho ritenuto giusto fargli fare esperienza, questi match non contano nulla sulla carta, ma sono molto utili a capire cosa si deve migliorare.
Durante il match esprime poco e subisce di più, il match è perso.

FABIO BRUNO: Fabio è un po’ agitatao ma si comporta bene, potrebbe prendere attacco alle gambe che gli si presenta su un piatto d’argento, ma se sei insicuro non attacchi in maniera determinata e queste rende il gioco più lento. Si arriva quindi a terra senza proiezione, Fabio guadagna il vantaggio prendendo back mount (monta dietro la schiena con ganci) prova a finalizzare, ma non chiude bene, la situazione passa in attcco simultaneo ai piedi, ma anche qui non si conclude nulla, il tempo scade e Fabio resta in vantaggio. Vittoria 3-0

EMANUELE MOGAVERO: Primissima volta per Ema in un quandrato di gara. Dopo poco subisce una proiezione e poi una monta. Emanuele chiude due strangolamenti a triangolo, ma la poca esperienza non gli permettono di serrare il “morso fatale” e l’avversario si libera.
Il suo avversario gioca unicamente sui punti e non tenta nessuna finalizzazione, tecnicamente non è il tipo di gioco che amo, tuttavia è sufficiente per vincere ai punti.
Bravo Emanuele che affronta la sua gara con decisione e accumula esperienza.

CLOPOT NICU: Al suo esordio risulta più determinato di tutti, attacca senza mollare un secondo la testa dell’ avversario che dopo svariate difese concede il tapout di abbandono.
Grande grinta, tanto lavoro e cose da imparare, ma il carattere veramente ok!
Il migliore da questo punto di vista!

MATTEO MAZZA: Pulito e tecnico non lascia margine di decisione, il suo avversario attacca, ma Matteo è più attento e ascolta! Bravo, anche se so che può fare molto meglio di così!

MANUELA CALZOLARI: Parte il match, e ci viene severamente invitato di fare piano, io discuto con l’arbitro (non dovrei farlo), ma tento solo di fargli capire che non si stanno scannando. Presto noto la superiorità tecnica di Manu e quindi giustifico quest’attenzione, gentilezza che presto ci prestiamo a mantenere.
Inquadrata la disparità, Manu chiude il match con molta leggerezza.
…per me è ora!

ALESSANDRO ALBANESE: Nei primissima scambi subisce un colpo all’occhio dx che gli ofusca la vista, Ale tiene il round e lo perde, si rifà nei rimanenti e piazza tre bellissimi frontali al viso, boxe meno evidente, distanze ancora incerte, ma sempre gran cuore Ale!

FRANCESCA RICCI: Combatte abbastanza bene la prima ripresa, si perde nelle successive due, lasciando all’avversaria maggior possibilità di espressione, Francesca non è riuscita a scaricare la tensione e a entrare nel match.
(per un motivo non chiaro, il match non è stato interamente ripreso e compare solo la prima ripresa)