Il programma di addestramento di INDIVIDUO si divide in tre fasi:

-PRIMA FASE: Imparare
-SECONDA FASE: Applicare
-TERZA FASE: Gestire

PRIMA FASE:
Nella prima fase si impara a colpire nella maniera più appropriata e a difendersi dagli attacchi; si studiano tattiche, trucchi, distanze, tempi, si impara a cadere, a combattere al suolo e si fortifica il corpo con l’esercizio fisico.
Progressivamente si costruisce un arsenale di attacchi e di difese utili a rendere il corpo un’arma efficiente.
Questa fase è determinante e obbligata e non ha un termine in quanto l’evoluzione delle abilità personali è infinita.

SECONDA FASE:
La seconda fase è dedicata alla applicazione e al liberamento dei propri istinti. Combattere senza limitarsi al presupporlo e al teorizzarlo.
La seconda fase è composta da un’ insieme di molteplici TEST di confronto, progressivamente sempre più complessi e completi, utili a capire ciò che significa combattere realmente e a come applicare le tecniche studiate testandole in situazioni prive di ogni forma di collaborazione.
I TEST sono i veri “diplomi” o “attestati”, la vere “cinture” marziali in grado di dimostrare a noi stessi quanto ciò che si è appreso possa essere effettivamente usato e come farlo funzionare in combattimento.
ATTENZIONE: La seconda fase non è un passo obbligato e si può decidere di non accedervi MAI rimanendo all’interno della prima fase senza dover mai arrivare al confronto.
Questa scelta è rispettabilissima!
Si deve però capire, e deve essere chiaro ad ogni praticante, che senza TEST non si possono realmente misurare i progressi mossi nel mondo del combattimento e dell’autodifesa e né si può pensare di conoscere cosa si prova a combattere realmente.
La verità per essere tale ha bisogno di essere invalidata.
Ovviamente il tutto deve essere gestito da un insegnante responsabile ed esperto, che faccia indossare tutte le protezioni necessarie.

TERZA FASE:
La terza fase si occupa dell’ aspetto mentale e spirituale. La gestione delle proprie emozioni è necessaria per potersi esprimere liberamente nel combattimento totale, conoscendo ciò che emotivamente accade nel momento in cui ci si confronta in una reale aggressione da strada.
Questo è un passo obbligato indipendentemente dal fatto che si decida o meno di accedere ai TEST di combattimento della seconda fase.
La paura e la rabbia sono i sentimenti che ofuscano la nostra capacità di espressione, mitizzano ciò che avviene durante uno scontro oppure lo esasperano rendendoci incauti o immobili.
Attraverso la respirazione e la meditazione impariamo a gestire il nostro interiore e a entrare in contatto con la fase più profonda della nostra natura, imparando a liberarci dell’ attività frenetica della mente e trovando la pace interiore. Più aumenta la pace interiore, più ci si allontana dal pericolo.
Ciò che serve per affrontare il momento non può certamente essere deciso a monte; ci si può solo addestrare per essere al meglio delle nostre capacità spirituali, fisiche e mentali.