Come ogni mese mi impegno per offrire ai nostri fighter l’opportunità di cimentarsi nel confronto sportivo e fare esperienza testando abilità contro difficoltà.

Una giornata intensa quella di domenica, i nostri FIGHTERS hanno dato il massimo, o meglio: il massimo che sono riusciti ad esprimere in quel singolo giorno.
Ho condiviso con loro difficoltà e gioie senza troppo commentare, semplicemente sono rimasto in ascolto, imparando a conoscerli meglio anche in funzione a ciò che hanno provato affrontando il combattimento.
Ognuno di loro mi ha mostrato parte di ciò che manca.

Stimo ogni persona che ha il coraggio di mettersi in discussione, cerco il risultato con meno accanimento rispetto ad un tempo; penso sia una conseguenza di qualcosa di più grande e quindi smetto di dargli primaria importanza.

Ringrazio tutti i guerrieri REACTIVE che vincitori o vinti hanno provato, e lascio i commenti a chi i pugni e i calci non li ha né tirati, né presi. 😀

ALESSADNRO ZANELLATI:
Al suo secondo match Alessandro mantiene un buon ritmo contro un avversario più duro e pesante che carica i colpi oltre il consentito, venendo richiamato più volte.
Mancano distanze e tempi di entrata e abbiamo da lavorare, ma meglio rispetto alla prima volta.

Pareggio!

EMANUELE MOGAVERO:

Emanuele si innervosisce e perde la concentrazione, cade in un tranello molto prevedibile.

Quando non ci si controlla a livello emotivo si lascia un grosso vantaggio al nostro avversario.

Perde per sottomisione (strangolamento triangolo con le braccia)

MARCO CAFASSO:

Combatte contro un avversario che proviene dal puglilato. Marco piazza colpi e spinge avanti, combatte senza calcolare troppo le distanze e incasso qualche colpo duro.
Il suo avversario calca troppo la mano e riceve la squalifica.

ALESSANDRO ALBANESE:

Ci prepariamo per impostare un lavoro in lunga distanza, ma quando saliamo sul ring ci troviamo di fronte un atleta longilineo magro e alto, nettamente più alto di Alessandro. Velocemente dico ad Ale di impostare un lavoro calibrando distanza e chiusura della stessa con colpi circolari di braccia. Ma l’avversario di Ale usa molto bene le gambe a Ale non trova le distanze per piazzare ganci importanti. Tuttavia riesce a coprire bene e non subisce colpi pesanti.
Alessandro perde hai punti.

CLOPOT NICU:

Lotta sotto le telecamere di quarta rete con grinta e senza paura e questo gli fa trovare il coraggio di attaccare, si fa proiettare a terra fino ad impostare il gioco al suolo dominando e sottomendo con strangolamento il suo avversario.