E’ iniziata anche quest’anno la stagione sportiva della Reactive con una giornata carica di intensi combattimenti che hanno portato i nostri atleti a confrontarsi sui quadrati di gara.
Indipendentemente dal risultato è meritevole dire che i nostri fighters si sono battuti con volontà ed impegno e questa resta la prima e più importante delle vittorie: quella di essere presenti!
Essere presenti, significa avere il coraggio di mettersi in discussione, ma è imperativo imparare a farlo con maturità, per comprendere gli errori fatti e tornare in palestra ad affinare il proprio stile.
MARCO CAFASSO K1 light: Combatte come può per gestire un coriaceo e scatenato atleta di almeno 20 anni più giovane che non gli lascia molto spazio e lo costringe a chiudersi in difesa.
Dato le difficoltà incontrate in questo match, Marco ha capito quanto il piano fisico sia determinante per potersi esprime in gara, avendo più chiaro il piano da seguire negli allenamenti futuri.
MARCO AMEDURA Submission:
Combatte due match. Nel primo match finalizza dopo 14 secondi stabilendo un record assoluto: sfruttando un errore avversario chiude una leva al tallone.. Nel secondo match, forse per via del rapido risultato ottenuto nel match precedente, sottovaluta l’avversario che invece attacca determinato e chiude una compressione al polpaccio prima che Marco riesca a trovare la strada per contrattaccare con una leva al piede.
1°MATCH
2°MATCH
EMANUELE MOGAVERO Submission:
Domina il combattimento in piedi proiettando l’avversario, una volta al suolo dopo un po’ di lavoro in guardia avversaria riesce a trovare uno spazio per chiudere una leva al tallone, e a questo punto il paradosso che sfiora la comicità: l’avversario dice che “non vale” e l’arbitro, che ovviamente non ha ben chiara la differenza tra una leva in torsione e una in compressione, ferma il match e squalifica Emanuele. Peccato che poco prima altri match si siano conclusi proprio con leve di torsione alla caviglia e tra cui anche quello di Marco…
FABIO BRUNO Submission:
Chiude il match in 16 secondi con uno strangolamento in ghigliottina su incerto avanzamento avversario.
Quasi veloce come Marco.
ALESSANDRO ALBANESE K1:
Incontra un avversario del team francesce che, come da mio preavviso subito prima del gong iniziale, parte molto forte e attacca ripetutamente. Ale combatte senza risparmiarsi e subisce colpi che avrebbe potuto evitare, imposta il combattimento con poca testa e con troppa rabbia e ha fretta di colpire, non misura tempi e distanze e non trova il match. Viene erroneamente contato su una caduta (conteggio poi revocato); il match prosegue a favore dell’avversario che lega in clinch e attacca principalmente le gambe con calci e ginocchiate. Durante uno scambio un gancio destro di Ale fa barcollare l’avversario, momento che però Ale in preda ad un demone cieco non riesce a sfruttare. Perde ai punti.
DIEGO CARNOVALE K1 light:
Combatte davvero bene, segue i consigli ma soprattutto, cosa che questa volta solo Diego è stato in grado di fare. Applica gli standard utilizzati in allenamento: risposte, combinazioni, automatismi e spostamenti costanti, utilizza bene la distanza e vince indubbiamente.
Allego anche i video dei match di novembre, 2 di Diego Carnovale e 1 di Eugenio Ratoi, non caricati in passato:
Diego1
Diego2
Eugenio
Buona visone