Questo articolo é dedicato a tutti i neofiti e aspiranti atleti.
Se non ti sei mai allenato, se hai problemi di coordinazione, di voglia, di tempo, di fiducia in te stesso, se non sai da che parte iniziare questo articolo è stato scritto per te e potrebbe aiutarti a muovere i tuoi primi passi nel mondo delle palestre.
Ogni sportivo deve coltivare dentro di sé la giusta motivazione affinché lo sostenga nelle difficoltà e lo porti a raggiungere i suoi obbiettivi, ma questo non è un tuo problema adesso, a te serve partire e capire come mantenere con costanza l’allenamento.

1. NESSUN CONFRONTO
Quando si entra in una palestra per la prima volta, ovviamente ci si imbatte in modelli di atleti esperti che possono creare soggezione. Ci si può sentire incapaci guardandoli allenare, e si può arrivare a pensare di trovarsi nel posto sbagliato. Ci si convince che quelle cose non fanno per noi, che non le potremmo mai fare e che forse stiamo sprecando tempo.
SBAGLIATO!
Un atleta non nasce tale, lo diventa dopo anni, se pratica da molto tempo ha interiorizzato automatismi e sviluppato capacità, esattamente quello a cui tu aspiri! Quindi usalo come esempio e non come confronto, con il tempo lo conoscerai e potrà darti consigli utili e aiutarti.

2. UN PASSO ALLA VOLTA
Piccoli passi sommati portano lontano. Tanti piccoli obbiettivi superati portano ad un gran risultato! Il lavoro va distribuito e alleggerito.
Se non ti sei mai allenato alcuni movimenti possono sembrarti strani, forse addirittura innaturali. Affronta il “nuovo” un po’ alla volta, senza fretta, cerca di affinare i fondamentali e di imparare i principi che stanno alla base del movimento. La pratica e la ripetizione ti aiuteranno ad affinare ogni gesto.
Datti piccoli obbiettivi che possano essere superati facilmente, suddividi ciò che ti sembra difficile in tante piccole azioni di miglioramento progressivo.
In questo modo sarà più difficile cadere nella trappola della demotivazione.

3. FIDATI DEL TUO INSEGNANTE
Le cose necessarie da fare per ottenere ciò che ti sei prefissato non le conosci.
Se ti affidi ad un professionista, segui le sue direttive, spesso queste andranno in contrasto con l’idea che ti sei fatto sull’argomento, però raramente fantasia e realtà si sposano… considera che se il tuo istruttore è preparato ha metodi e conoscenze utili a sviluppare le tue capacità. Il motivo che ti ha portato a praticare è la visione di un te stesso migliore, più forte, più abile, più allenato, ma non sai farlo da solo. Se hai preso l’ iniziativa e sei entrato in un mondo a te nuovo e per nulla familiare non fissare paletti, evita i preconcetti e concedi fiducia a chi ti osserva. Non sentirti giudicato è infantile e controproducente.

4. DIVERTITI OGNI VOLTA
Si deve sviluppare la capacità di trovare l’aspetto divertente di ogni sessione di allenamento che non piace, questo consentirà di sorvolare la fatica con più facilità. Scoprirai che esistono aspetti che non immaginavi, a mano a mano che entrerai in profondità comincerai a vedere un quadro più ricco ed evoluto.
Ogni dettaglio può risultare influente e quindi, a tal proposito, scopri ciò che ti diverte di più e sommalo con ciò che hai capito essere necessario e migliorerai volta dopo volta.

5. NON AVERE FRETTA
Il detto “Roma non è stata fatta in un giorno” calza a pennello, a volte il fatto di non conoscere i rischi ci può inconsciamente spingere oltre le nostre attuali capacità o possibilità fisiche; non serve e non si devi avere fretta, si corre il pericolo di incombere in un infortunio. A suo tempo ogni cosa può essere fatta, non serve correre. E’ importante capire i dettagli, passo dopo passo.

6. PRENDI DELLE PAUSE
Cerca di capire quando hai raggiunto il limite, non spingere troppo oltre, ma attenzione: non anticiparne l’arrivo per un eccessiva paura. Il limite si supera spingendo un minimo oltre le proprie capacità, ma serve maturità, non esagerare è comunque un sano imperativo.
Prendersi una pausa di recupero può aiutare a concludere meglio la sessione rimasta. Senza eccedere è importante fissare delle pause e defaticare i muscoli interessati.

7. NON ESITARE A CHIEDERE SE NON HAI CAPITO
Questo consiglio è tra i miei preferiti! Quando non sai: chiedi! Il tuo istruttore è tenuto a spiegarti e guidarti alla corretta esecuzione del gesto. Non capirai al primo colpo, serve tempo e pratica per ottimizzare più dettagli insieme, ma almeno non farai di testa tua e ti affiderai a qualcuno di certificato e di preparato.
La regola vale all’infinito, se non sai chiedi, richiedi e chiedi ancora, finchè la tua mente non dirà: aahh, ecco.. ora ho capito!

8. SII OBBIETTIVO
Inutile denigrarsi né tanto meno glorificarsi, lascia le considerazioni del caso a chi ti sta formando, se sarà onesto non potrà che dirti che, anche se poco, stai crescendo, che stai migliorando. Se avrai avuto costanza qualcosa sarà accaduto per forza. Dal vertice opposto conserva sempre umiltà non mostrare vanti, anche se arriverai a superari atleti inizialmente più bravi di te, conserva un basso profilo e sarai sempre rispettato ed apprezzato dal gruppo.

9. IMPARA DA TUTTI
Un esempio vale più di mille parole, se sei l’ultimo arrivato chiunque può essere un modello da cui apprendere qualcosa. Ogni persona tende a personalizzare l’informazione ricevuta, questo ti permette di congelare gli aspetti prevalenti, perchè si ripetono indipendentemente dall’interpretazione, quelli sono i fondamentali, ciò che non può mancare. Parti da lì in caso di dubbio.

10. NON RIMANDARE E NON TROVARE SCUSE
Spesso capita che l’entusiasmo si affievolisce durante il passare dei giorni e partire da casa o da lavoro per andare in palestra diventa pesante, sbuffi pensando che questa sia l’ultima delle scelte accattivanti che il tuo cervello può offrire. OCCHIO!! ecco il tranello. Si, perchè quando invece capita che lo fai anche contro voglia scopri uscendo dalla doccia che in fondo n’è valsa la pena e che la noia è passata…
Ricapitoliamo un momento, cerchiamo di dare un significato a questa forma di pigrizia.
Dunque avevi un desiderio: imparare, metterti in forma, conseguire dei risultati, dimagrire, avere un bel fisico, volevi imparare a difenderti, volevi imparare a combattere ecc. ecc.
Hai constatato che pensarlo, immaginarlo, non equivale a farlo perchè l’immaginazione non aveva considerato tutte le difficoltà.
Quindi rinunci e torni alla vita di prima.
Ti rispondo così: sognare fa parte della natura umana, é qualcosa che nonostante le circostanze ci mantiene liberi. Provare a materializzare un sogno ha di per sè qualcosa di eroico, di avventuriero. Ci toglie dalla routine, dal vortice della noia, dell’autocommiserazione e della depressione.
Lo sport è movimento e il movimento è vita. Nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma, la trasformazione deve avere matrici positive per renderci sereni, rinunciare alimenta la parte più buia che sempre dubita e che si alimenta di ipercriticità e invidia, tutti aspetti negativi. Rinunciare non significa solo perdere un occasione, rinunciare significa non vivere, significa avere paura, il tempo passerà comunque e allora tornerai a pensare che avresti dovuto farlo. Come siamo lo sappiamo già, ma é ciò che possiamo diventare che non mettiamo mai sul piatto della bilancia, e questo può essere determinante per noi e per l’esempio che lasciamo ai più giovani. Se fosse per una persona che ami veramente non molleresti, perchè mollare se si tratta di te stesso.

Al di là della motivazione, fissare un obbiettivo, ti permette di prenderti cura di te stesso, di prenderti uno spazio solo per te e di imparare qualcosa di nuovo. Imparare a fare con il tuo corpo movimenti che prima nemmeno sapevi esistessero, va ben oltre il bisogno di sentirsi belli in costume da bagno. Imparare qualcosa che puoi usare autonomamente resta, ti occupi della funzionalità del tuo corpo e della complessa bellezza che il suoi movimenti possono scaturire.